C’è un muro dentro al libro.
Proprio in mezzo, lì, nella riga mediana, il luogo dell’imperscrutabile così odiato e amato dagli illustratori, da cui qualcuno fa uscire cose e in cui qualcun altro ce le fa cadere, è stato piazzato un muro di mattoni, molto alto.
Così inizia Il muro in mezzo al libro di Jon Agee (Il castoro edizioni, 2019).
A sinistra del muro c’è un soldatino che di quel muro è parecchio soddisfatto: c’informa subito che il muro serve, per l’appunto, per proteggere la pagina sinistra da quel che c’è nella pagina destra. E nella pagina destra ci sono cose molto, molto pericolose.
Mentre l’ometto, con una certa pedanteria, ripete la sua lezioncina sull’importanza del muro per la tutela della pagina sinistra, e si affaccenda con una scala per sistemare al suo posto un mattone caduto dal muro, al di là dell’ostacolo accadono cose.
In effetti, c’è un certo movimento: animali grandi e piccoli si accostano al muro, con l’intenzione apparente di passare dall’altra parte, o forse soltanto curiosi, ma senza riuscirvi, venendo per altro spaventati dall’arrivo di un topolino dall’aria severa.
Ma il soldatino, intento nella sua concione, non si accorge che anche dalla sua parte del muro accadono cose: forse, come mi ha suggerito una bambina, come conseguenza della rimozione del mattone dal posto in cui si trovava a terra, vediamo che il terreno inizia ad essere invaso dall’acqua.
“Questo lato del libro è sicuro” ci comunica l’omino. Intanto, però, l’acqua sta salendo; e, nell’acqua, cominciano a comparire pesci e mostri marini, solleciti nel darsi la caccia e divorarsi l’un l’altro. Il soldatino, però, non se n’è ancora accorto, e ci sta informando or ora di come dall’altro lato ci sia, soprattutto, un terribile orco pronto a divorare chiunque gli capiti a tiro.
A questo punto, però, l’acqua è salita tanto che, improvvisamente, il nostro piccolo protagonista non può fare a meno di accorgersi che anche il suo lato del libro non è sicuro come pensava e che sta per venir divorato, non tanto dall’orco di cui sopra, quanto da un branco di piccoli pesci famelicissimi. Ma una grossa mano si sporge da sopra il muro e lo porta in salvo… dall’altra parte.
Il muro in mezzo al libro è un albo geniale, sotto moltissimi aspetti.
Innanzitutto, bisogna spendere qualche parola per il gran lavoro che ha condotto alla realizzazione dell’oggetto che teniamo tra le mani. Perché di un gran lavoro di concettualizzazione e di armonizzazione di testo e immagini stiamo sicuramente parlando.
Le illustrazioni sono belle, d’essenzialità ricercata ed equilibrio cromatico, giocate sui toni del verde e del marrone, con texture interessanti e forme definite dal ritaglio che balzano fuori da uno sfondo bianco.
L’utilizzo della linea della rilegatura, anche se non nuovo nel mondo creativo degli albi illustrati, è perfetto: Agee sfrutta alla perfezione quello spazio, che di solito negli albi illustrati occidentali rappresenta il passaggio tra ciò che viene prima e ciò che viene dopo, e lo rende da passaggio ostacolo, separazione: in questo caso tra un pensiero reazionario, conservatore, e un pensiero progressista, “selvatico”, come selvatico è tutto ciò che si discosta dal battuto arrischiando l’innovazione. Infatti, nella percezione del pedante omino, è il lato sinistro del libro ad essere protetto dal muro, che allo stesso tempo – diremo poi, alla fine – impediva di “guardare avanti”, verso il rischio e il fascino del futuro.
Ed è, ancora una volta, il messaggio sotterraneo che porta ai lettori grandi e piccoli, con umorismo e delicatezza, ad essere interessante.
Mi piace iniziare la lettura di quest’albo chiedendo ai bambini quale sia il lato sicuro del libro. Le immagini di Jon Agee, ancor prima del testo, fanno in modo che la risposta possa essere una sola. La domanda andrà, ovviamente, ripetuta alla fine. Perché è sul ribaltamento che Agee gioca: ribaltamento tra i lati del libro, in cui alla fine è incoraggiato il sospetto che il muro esista, dopotutto, per proteggere il paradiso terrestre che si trova sul lato destro, e non viceversa; ribaltamento tra i concetti “buono-cattivo”, in cui tutto ciò che si pensa pericoloso è alla fine accogliente e salvifico e viceversa; ribaltamento anche tra l’associazione piccolo-innocuo e grande-pericoloso, dal momento in cui vediamo il soldatino minacciato non tanto dall’orco quanto da un banco di temibili pesciolini, ma anche gli animali grandi e grossi spaventati dal severo topino (a dirci inoltre che sì, sarà pure un lato sicuro, ma anche lì possiamo aspettarci delle sorprese).
È, insomma, un libro che accetta la sfida della contemporaneità: rovesciare cose e concetti più e più volte, alimentando più le domande che le risposte, non accettare mai una verità per definitiva e battersi sempre e comunque, strenuamente, contro il pregiudizio, contro quel condizionamento mentale che ci fa guardare solo in una direzione, eliminando quelle parti di realtà che potrebbero mandarci in crisi ma anche, forse, aprire il nostro orizzonte.
Nella speranza che, un giorno, non si debbano più costruire muri: né in mezzo ai libri, né tra di noi.
Titolo: Il muro in mezzo al libro
Autore: Jon Agee
Casa editrice: Il castoro
Anno di pubblicazione: 2019
Consigliato da che età? Dai 4 anni; da leggere anche alle scuole primarie
Consigliato a lettori… Che amano ridere; che amano farsi sorprendere; che amano investigare; che hanno bisogno di imparare dai libri a cambiar prospettiva
Libri amici: Di qui non si passa! (Isabel Minhòs Martins, Topipittori), per gli adulti: Il buio oltre la siepe (Giangiacomo Feltrinelli Editore)
Ecco la videorecensione: